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  • Immagine del redattoreAlessio Fracchia

Il Principato di Seborga

Il "Principato di Seborga"

Bandiera del Principato di Seborga

A partire dagli anni cinquanta del XX secolo alcuni membri della comunità di Seborga hanno rivendicato un'indipendenza dalla Repubblica Italiana, in virtù di un presunto antico status di Principato di cui la località anticamente avrebbe goduto, ritenendo non valida l'annessione al Regno di Sardegna.

I cittadini di Seborga eleggono perciò anche un principe con funzioni prettamente simboliche: il ruolo è stato svolto dal 14 maggio 1963 fino al 25 novembre 2009, data della sua morte[20], da Giorgio Carbone (Giorgio I), dal 25 aprile 2010 al 10 novembre 2019 da Marcello Menegatto (Marcello I) e dal 10 novembre 2019 da Nina Menegatto (Nina), prima donna a ricoprire la carica. La principessa è coadiuvata da un consiglio di ministri, privi di potere legale.

Il principato conia una moneta, chiamata luigino (nome ispirato a quello delle monete coniate nel XVII secolo), senza alcun valore legale, ma utilizzata come buono spendibile in città; ciò ha suscitato un certo interesse nel mondo del collezionismo numismatico. Il valore dato al cosiddetto luigino è fissato in 6 dollari statunitensi.

Seborga ha anche proprie "targhe automobilistiche" che, però, non possono essere utilizzate se non a latere di quelle italiane. Vengono poi distribuiti ai richiedenti "passaporti" e "patenti di guida" recanti l'effigie e i timbri del principato che hanno unicamente funzione folcloristica e di promozione turistica.

La pretesa indipendenza del principato sarebbe, secondo molti, soltanto una trovata pubblicitaria per attirare turisti e investitori.

Il sedicente principato, analogamente alle altre micronazioni, non vanta alcun riconoscimento internazionale; l'Italia esercita de iure e de facto la giurisdizione sul territorio seborghino.





Simboli



«Di rosso, alla mitra vescovile, posta in ombilico, d'argento, caricata dalla crocetta greca di rosso, munita dei due fanoni d'argento, con frangia d'oro, svolazzanti, essa mitra cimata dalla parte superiore del pastorale, d'oro, posta in palo, e accompagnata sui fianchi da due palme di verde, poste in palo, convesse verso i lembi»

(Descrizione araldica dello stemma)

«Drappo di colore bianco, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale con l'iscrizione centrata in argento: Comune di Seborga. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto bianco con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento»

(Descrizione araldica del gonfalone)

Lo stemma è stato approvato con il decreto del Presidente della Repubblica datato al 9 febbraio del 1994.





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